L’armonia naturalistica del ferrofluido

Da combustibile per astronavi a opera d'arte - Al principio creato dagli scienziati della NASA come prototipo combustibile per navi spaziali, questo materiale nero lucido, se stimolato, si anima e plasma forme geometriche armoniose che hanno profondamente incuriosito e affascinato il mondo dell’arte.
La famiglia del materiale in questione è quella dei cosiddetti ferrofluidi: si tratta di  liquidi nei quali sono sospese particelle ferromagnetiche, che conferiscono al liquido stesso la particolare caratteristica di polarizzarsi fortemente quando sottoposto a un campo magnetico, senza tuttavia diventare una calamita; il composto, infatti, torna in uno stato di quiete non appena il campo smette di agire. Questa proprietà ha catturato l’attenzione dell’artista e fisica Sachiko Kodama, che ha reso i ferrofluidi protagonisti di una delle sue espressioni artistiche, manipolandoli in modo da ottenere forme armoniose e uniche.

Kodama si è laureata in fisica all’Università di Hokkaido; avendo da sempre sviluppato un innato senso per la bellezza e per le arti, nonostante la laurea in ambito scientifico ha proseguito gli studi iscrivendosi al corso di arti plastiche e tecniche miste, ottenendo così un dottorato. Non è difficile da immaginare che l’unione delle sue più grandi passioni ha trovato snodo nel ferrofluido: dapprima Sachiko ha iniziato a studiare i comportamenti di tale materiale, successivamente a sfruttare il suo potenziale in ambito artistico, trovando ispirazione dalla natura e dai suoi fenomeni atmosferici.

Per l’artista, infatti, “Lo scopo dell’arte e la scienza dei ferrofluidi è quella di creare un’arte di forme e figure dinamiche, le quali forme, superfici, strutture e colori cambiano dinamicamente, riflettendo gli echi dell’ambiente sia musicale, sia della luce e sia della comunicazione umana”. Proprio per creare tale dinamismo di forme e superfici, nel 2000 ha iniziato il progetto artistico interattivo chiamato Protrude, Flows dove utilizza il fluido in questione per esprimersi.

Continua parlando di come è stata attratta dal suo utilizzo:

“Quando vidi il materiale per la prima volta, con le sue forme strane e i suoi movimenti, lo trovai molto conturbante […]. Il movimento sgorgante del liquido lo fa sembrare vivo, dinamico e anche così violentemente erotico[…]. Voglio creare qualcosa in movimento, una figura interattiva: un bellissimo artefatto che così com’è non è mai stato visto prima. Mi sento come se fossi davanti alla porta di un intero continente sconosciuto“.
L’espressività artistica di Sachiko ha trovato una base sicura nel ferrofluido, che con le sue sfaccettature ha dato sfogo a fantasie e ispirazioni di tipo prettamente naturalistico, intrinseche nell’animo dell’artista.
“Un importante forma di ispirazione […] sono le forme organiche, le geometrie e le simmetrie osservate nelle piante e negli animali. Il sorprendente ritmo nelle cose viventi è una bella metafora della trama che cambia dinamicamente in correlazione con il tempo.”

Informazioni tratte da: sachikokodama.com