Il mestiere del libraio: alla scoperta di tre librerie di Milano
Letteratura

Il mestiere del libraio: alla scoperta di tre librerie di Milano

Siamo andati in tre librerie di Milano e abbiamo incontrato Fabio, Marco, Luisa, Tiziana… persone per le quali centinaia di pagine rilegate sono ragione di vita; professionisti che, in mezzo a qualche scaffale, sanno guidarci nel mondo della lettura.

Cos’è l’umanità?” – è questo il forte quesito che si pone, e indirettamente ci pone, un lettore incontrato presso la libreria Punto Einaudi di Milano. Un interrogativo la cui risposta non è certamente univoca. Questo gentile signore, però, non ha dubbi su quale sia lo strumento per scoprirla: è il libro. Posizione condivisibile, ma anche rivoluzionaria, se pensiamo che i “lettori forti”, coloro che leggono in media almeno un libro al mese, sono il 13,7% dei lettori, mentre quasi un lettore su due non legge più di tre libri in un anno, riconfermandosi, dunque, “lettore debole”. Appellativo già generoso, soprattutto nell’opinione di chi, coi libri, vi ha a che fare ogni giorno per lavoro.

 

Punto Einaudi - Corso di Porta Vigentina 36 - All’interno di un cortile, lungo corso di Porta Vigentina, si trova la prima libreria. Il locale è accogliente e vi si può gironzolare all’interno anche in autonomia, sicuri di trovare l’intero catalogo Einaudi, libri d’arte e tanto altro (tra le ultime divertenti novità il Narra-tè). Dietro il bancone vi è Fabio, appassionato lettore, con cui potrete confrontarvi sull’ultimo libro letto, o farvi aiutare nella ricerca di nuovi autori. Fabio ha sempre lavorato in questo mondo, ma ci racconta che forse, dovesse iniziare oggi, non aprirebbe una libreria: è un settore moribondo, spiega, i cui rischi sono elevati.

Consiglierebbe questo lavoro ad un giovane? - È necessario che abbia grande passione. Quando vedo giovani imbarcarsi in attività di questo tipo li guardo con ammirazione: sono coraggiosi. Molti, ormai, propongono soluzioni diversificate come i bar librerie, i bistrot letterari. È, più che altro, una scelta forzata: i guadagni sono pochi… i lettori sono pochi. Il sistema è messo in difficoltà da piattaforme come Amazon e la legge Levi del 2011, con la quale si impone uno sconto massimo del 15%, non ha aiutato per niente le piccole librerie, che non possono comunque fare sconti così elevati, e che non reggono la competizione con un servizio che offre consegne a domicilio gratuite.

Nella libreria Punto Einaudi proponete attività alternative, eventi? - Le attività principali sono le presentazioni d’autore. Ospitiamo autori emergenti e non. Proponiamo dibattiti e incontri.

 

Libreria di Quartiere - Viale Piceno 1 - È di Marco e Gianluca la libreria all’inizio di Viale Piceno, la Libreria di quartiere. “Un nome un programma”, si potrebbe dire: al suo interno, infatti, un viavai di persone di zona, che i due librai conoscono quasi tutte per nome. La libreria offre un’accurata scelta di novità, ma anche tanto usato. Abbiamo parlato con Marco: libraio da sempre, ha dato inizio all’attività nel 2003, dopo diverse esperienze nello stesso ambito.

Consiglierebbe questo lavoro ad un giovane? - Quando abbiamo aperto noi, anni fa, c’erano molte altre librerie in zona e quasi tutte, prima o dopo, hanno chiuso. Lo consiglierei, quindi, a chi ha tanta passione e coraggio. Non si fa certamente per fare soldi.

Nella Libreria di quartiere proponete attività alternative, eventi? - Eventi, presentazioni, collaborazioni. Facciamo parte di LIM (librerie indipendenti di Milano), un’associazione di librai; tutta gente appassionata, attiva. Tuttavia, abbiamo evitato ibridismi fuorvianti come i caffè letterari: vogliamo vendere libri, non fare caffè; bar ce ne sono già abbastanza.

 

Libreria Linea di confine - Via Antonio Ceriani 20 - Nel centro di Baggio, a sud ovest di una Milano che si fa paese, vi è la libreria Linea di confine. Il locale centenario è in legno: una calda oasi dove evadere dal mondo. Le libraie sono due sorridenti signore: Luisa e Tiziana, entrambe maestre, vi guideranno nella scelta di titoli e autori, sapranno darvi ascolto e proporvi attività letterarie.

Consigliereste questo lavoro ad un giovane? - Sì, certo, l’importante è che piaccia. Il lavoro, per quanto ci riguarda, funziona bene. Altro che e-book: i libri si vendono ancora, soprattutto per le feste. Sono il regalo perfetto.

Nella libreria Linea di confine proponete attività alternative, eventi? - Sì, il terzo giovedì del mese organizziamo la Cena Letteraria: viene scelto un libro di cui, poi, si parla durante la cena. Inoltre, facciamo letture di poesie, mostre d’arte e presentazioni di libri.

In questa geografia di librerie ciò che appare più chiaro è che il settore librario è sì in crisi, ma non è certo orfano: tanti sono, per dirla con una metafora di Fabio, i coraggiosi marinai che navigano nel mare dell’Editoria. Ma, come osserva Marco, è importante che navighino lontano da rostri e corazzate, dalle grandi catene di supermercati che distruggono le vere librerie e, di conseguenza, il libro. Andandocene da Linea di confine, Tiziana ci lascia così: “Come dicono sempre le mamme: mi raccomando!”, e ride. Il più dolce degli auguri, dietro un generico invito. Mi raccomando, approfittiamo di questa ricchezza.


Fotografie di Renata Vesely.

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