La psicologia dei colori nei film
Cinema

La psicologia dei colori nei film

“Il Favoloso Mondo di Amèlie”, “American Beauty”, “The Truman Show”, “Gone Girl”: tutti film memorabili nei quali i cromatismi, il loro significato e psicologia, hanno contribuito a collocarli sulla vetta dei cult.  

Come i colori rendono un film un cult internazionale -
Più che noto è il potenziale di suggestione che i colori hanno sul nostro modo di essere e pensare: ogni sfumatura è in grado di scatenare emozioni e sensazioni ben precise ed è in grado di influenzare la percezione delle cose. Il cromatismo è un tipo di linguaggio visivo molto potente e fondamentale nella società, che è prettamente legata alla sensazione visiva. Social media, pubblicità e film fanno ormai affidamento ai colori per comunicare e trasmettere sensazioni definite: sebbene non è percepibile come protagonista principale, il colore accompagna le emozioni e le sensazioni e rende partecipe attivamente lo spettatore inconsapevolmente.
Ogni film definito cult, ovvero che riscuote un successo di lunga durata ed e particolarmente ricercato dagli appassionati del genere (ndr Treccani), fa affidamento al cromatismo e sceglie una palette di colori affinche renda riconoscibile sia la pellicola sia lo stile del regista, a funzione quasi di un marchio di fabbrica. I colori accompagnano lo spettatore nel mondo della pellicola raccontando una storia parallela a quella narrata, facendo vivere con più intensità scene ed emozioni affinché si entri più in empatia con la storia narrata.

IL FAVOLOSO MONDO DI AMELIE -

La pellicola parla della storia della vita di Amèlie, ragazza trasferita a Parigi dalla campagna per iniziare una nuova vita, e di come lei riesca a rendere la propria quotidianità straordinaria con la forza dell’immaginazione. Il film ha uno stile retrò e descrive delicatamente i piccoli piaceri della vita di Amèlie con sfumature nostalgiche e a tratti infantili. La palette cromatica si affida a colori dai toni delicati e sfumati pastello, che sono associati a dolcezza e innocenza; a questi colori ne vengono affiancati alcuni più intensi, ma mai aggressivi. La tonalità aranciata dell’inizio è la più accesa, ma è giustificata dal dramma della morte della madre vissuta da Amèlie e, insieme con il marrone, secondo colore forte, esprime confidenzialità ed è utilizzato per raccontare il colpo di scena finale. I verdi, infine, descrivono la psicologia intrinseca della protagonista, ovvero immaturità e freschezza: non a caso il filtro della luce utilizzato per tutta la durata della pellicola è quasi sempre verde.

 

AMERICAN BEAUTY -

Pellicola improntata sulla vita di Lester: uomo della classe media americana che conduce un’esistenza di routine, infelice e senza passioni; l’incontro e l’infatuazione per una compagna di classe della figlia lo porterà a cambiare la propria vita.
La pellicola fa fronte a temi come la repressione di pulsioni, la depravazione e il delirio, pertanto i cromatismi utilizzati nel film seguono la vicenda del protagonista in un climax di emozioni, impulsi e passioni: la base tonale regnante è il rosso, colore che viene abbinato a: passione, violenza, rabbia e pericolo. Non a caso, l’apatia di Lester nei confronti della vita viene delineata dal rosa e, con lo svolgimento della vicenda, anche la storia cromatica prende vita e i colori diventano più definiti e scuri, fino al rosso mogano del corpo centrale del film, concentrazione delle pulsioni passionali più infime, per poi aumentare il valore cromatico in colori meno scuri, ma comunque intensi, come: rosso mattone, rosso vino e, infine, rosso rubino che conclude la storia di American Beauty.

 

THE TRUMAN SHOW -

Film cult che racconta l’incredibile storia di Truman, la cui intera vita è protagonista di un reality show fin dalla sua nascita; infatti egli vive in un gigantesco set e tutta la sua vita è decisa e direzionata dal regista dello show che fino alla fine non vorrà lasciare che Truman scopra la verità sulla sua vita e che esca dallo show per iniziarne una vera nel mondo reale. La palette si sviluppa sui toni del grigio e del blu.
Da una prima situazione di dubbio e diffidenza, con lo svolgersi della vicenda i colori raccontano in parallelo i sentimenti e la situazione di Truman, da prima poco saturi, poiché ignoti al protagonista ma quantomeno definiti, andranno a schiarirsi fino a quando la saturazione arriverà al grigio chiaro, punto culminante in cui i dubbi che la sua vita sia macchinata da qualcuno diventano più insistenti. La cromia regnante del film è il blu: un colore abbinato alla sicurezza, la calma, la malinconia e la tranquillità. Tutti elementi forgianti di The Truman Show.

 

GONE GIRL -

Vicenda drammatica e complessa, che narra della infelice vita coniugale di Nick e Amy: la storia è narrata da ambo i protagonisti, quindi verso metà del film vi è un passaggio di testimone tra i due. Infelice della propria vita, Amy finge un rapimento facendo incastrare come colpevole il marito, a punizione per i tradimenti e la mancanza di attenzioni, dapprima Nick si strugge per la tragedia ma con il passare della vicenda capisce che in realtà è tutta una messa in scena della moglie e realizza che Amy non è la persona con cui credeva di essere sposato.
La pellicola mantiene cromatismi scuri e cupi, in quanto la vicenda narrata è misteriosa e drammatica. La palette è ripetitiva: inizia da toni chiari e, con lo svilupparsi della vicenda, culmina in un climax di colori scuri e intensi. Anche il colore del finale è nero: la vicenda sbocca in un finale aperto, che fa intendere una situazione drammatica incombente.

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