Distanza ridotta tra PoliMi e Farm

PolitecniFARM - In occasione della XIX edizione del Premio Compasso Volante, il 14 dicembre alle ore 17.30, presso il Polo territoriale di Lecco, verrà inaugurata la mostra PolitecniFARM, che andrà a rappresentare il prezioso legame tra il Politecnico di Milano e la realtà di Farm Cultural Park di Favara.

Farm Cultural Park - Negli ultimi anni, soprattutto quest’estate, ha avuto un riscontro mediatico esplosivo: hanno parlato di Farm RAI, Sky, il Fatto Quotidiano,Domus, Vogue, The Guardian, il New York Times e tante altre testate! Chi visita Farm (come me) non riesce a trovare le parole per descriverla: è… una gloria di emozioni contrastate, forti e belle, dovute all’atmosfera di libertà creativa e di aggregazione, in piccoli sette cortili , una piccola Kasba siciliana, recuperata e rigenerata dall’architettura, dal design e dall’arte di chiunque passi, giorno per giorno, e dai bambini. E’ un vero e proprio museo delle persone.

La storia di Farm - Farm Cultural Park nasce dall’intuizione di una coppia di notai, Florinda Saieva ed Andrea Bartoli, che hanno deciso di non trasferirsi all’estero, di restare in Sicilia, e nel 2010 tornano a Favara, un comune della provincia di Agrigento, vicina alla Valle dei Templi, iniziando subito dei lavori di recupero di primi piccoli edifici degradati ed abbandonati iniziando a costruire i loro sogni, per loro, per la loro famiglia, per le loro bambine, le dolci Carla e Viola, ma soprattutto per il futuro di tutti noi.

“Favara, in passato, quando andava bene, era la città dell’Agnello Pasquale, il più delle volte era la città della mafia, dei latitanti, dell’abusivismo. Oggi Favara è diventata la città dei giovani, della sperimentazione, della creatività. Favara è diventata una piccola capitale della rigenerazione urbana e, pensate, in un luogo in cui non arrivava un turista neanche per sbaglio, oggi da più di tre anni registriamo più di 100mila presenze ogni estate.” 
[Andrea Bartoli al TEDxLakeComo]

Farm Regeneration - All’interno dei sette cortili, si contano numerose attività tra cui la Scuola di Architettura per Bambini, SOU, dal nome del famoso architetto Sou Fujimoto, nella quale i bambini seguono veri e propri corsi tenuti da docenti e famosi architetti, artisti ed ingegneri contemporanei. Negli altri edifici recuperati vi sono Raft, il museo della storia di Farm, Comunity, un ristorante, Spazio 6, luogo di incontri e conferenze ma anche di ritrovo per mangiare tutti insieme con cucina ad uso dei passanti e Riad, residenza e giardino di eventi e feste. Nel prossimo futuro, in questi anni in costruzione, aprirà il Farm Children Museum, luogo per tutte le età dove i bambini potranno sognare ed imparare per coltivare pensiero critico, responsabilità sociale e consapevolezza globale e per aiutarli a rendere il mondo migliore.

Il legame con il PoliMi - Dal 2015 ad oggi, i docenti e gli studenti del Politecnico di Milano collaborano attivamente con la squadra Farm, con workshop e tesi di laurea, toccando temi quali rigenerazione urbana, progettazione innovativa applicata alla riqualificazione, recupero edilizio, nuovi involucri abitativi e co-dividuali. Questo “gemellaggio” può essere già ricordato dall’installazione della parete lignea del Padiglione Giappone dell’Expo 2015 del noto architetto Atsushi Kitagawara, chiamata Urban Byōbu, presente sia davanti l’atrio di ingresso del Polo di Lecco sia nel cortile Bentivegna di Favara. Così la mostra sarà il vero e proprio racconto degli episodi precedenti del Politecnico di Milano a Farm, dove si svolgerà il prossimo anno di nuovo il Premio Compasso Volante.

L'inaugurazione della mostra - Durante l’inaugurazione parteciperanno ai saluti istituzionali la prorettrice del Polo territoriale di Lecco, Manuela Grecchi, la preside della Scuola di Architettura, Urbanistica ed Ingegneria delle Costruzioni, Ilaria Valente, il delegato del Rettore per il Sud – Est asiatico, Marco Imperadori, ed il direttore del Premio Compasso Volante, Gabriele Masera. Seguirà un talk tenuto dall’ospite speciale, Andrea Bartoli.