La ghiandaia imitatrice digitale

Tre studenti canadesi dell’università di Montréal hanno sviluppato un algoritmo in grado di riprodurre la voce umana con accuratezza. Lyrebird, questo il nome del software, può ricreare qualsiasi timbro.

Poco tempo fa, anche Adobe ha presentato un prototipo simile, Project VoCo, capace di modificare il discorso umano come le immagini digitali Photoshop; tuttavia, esso necessita di almeno 20 minuti di audio di esempio prima di poter elaborare una voce, mentre il vantaggio di Lyrebird è che ha bisogno di soli 60 secondi come campione.

La capacità analitica dell’apprendimento della macchina è ciò che permette gli ottimi risultati di Lyrebird, che pur essendo distinguibile dal discorso umano può arrivare ad emulare una determinata intonazione o emozione nella voce.

In questo esempio provocatorio, Trump e Obama parlano di Lyrebird con voci certe ad hoc.

Non sono  mancate le critiche e i dubbi sulla possibilità che il software sia usato per scopi illegali: Lyrebird è consapevole di questi problemi.  Sul sito web della startup, nella sezione «Etica», i fondatori riconoscono come la loro tecnologia sollevi importanti questioni sociali, che potrebbero avere conseguenze pericolose quali frodi, furti d’identità, e difficoltà a stabilire la veridicità delle prove in sede di tribunale. La loro soluzione al problema è quella di rendere pubblica la tecnologia; in questo modo i danni sarebbero ridotti, poiché se diventa di dominio pubblico la conoscenza di una tale tecnologia, se si prende atto che questa tecnologia esiste, il rischio di frodi diminuisce. Alexandre de Brébisson uno dei tre fondatori della società aggiunge: “La situazione è paragonabile a Photoshop. Le persone sono consce che le foto possono essere falsificate. Immagino che in futuro le registrazioni audio diventeranno sempre meno affidabili [come prove]”.

Per ora, il software di Lyrebird è ancora in fase di sviluppo e la società non vuole divulgare informazioni relative ai prezzi. Più di 6.000 persone sono state selezionate per testare la versione beta e Lyrebird sta lavorando per migliorare i suoi algoritmi, inclusa l’aggiunta di supporto per le diverse lingue. “Questa tecnologia sta per accadere” afferma Brébisson, “se non siamo noi, sarà qualcun altro”.