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21 Marzo: Lotta alla Mafia

Si sa: l’ambiente è ciò che caratterizza un’azione, anche la più banale. Infatti mangiare un gelato in piazza Beccaria a Milano, non è come mangiarlo in piazza Duomo o a Messina o a Palermo o a Napoli o a in casa da soli o in compagnia. Così come scegliere certi luoghi per certi eventi li fa sembrare migliori, più coinvolgenti.

Milano non poteva scegliere luogo migliore come piazza Beccaria per celebrare, lo scorso 21 Marzo, la “XXI Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”, proprio là dove 3 anni fa la cittadinanza ha espresso il suo cordoglio verso Lea Garofalo, collaboratrice di giustizia uccisa, proprio a Milano, dal clan del suo compagno per averlo denunciato. A lei sono stati dedicati funerali civili ed è stato intitolato a sua memoria il parco giochi di via Montello.

La giornata è promossa da Libera Contro le Mafie, associazione che da oltre 20 anni si occupa di lotta alle mafie diffondendo la cultura della legalità e costruendo relazioni politico-territoriali-culturali per il contrasto dell’illecito; tra le sue conquiste vi è l’approvazione al parlamento italiano, nel 1996, della legge sull’affidamento dei terreni confiscati ai mafiosi alle cooperative sociali. Questa è la prima legge che sancisce il principio secondo il quale ciò che viene tolto alla comunità viene restituito.

Numerose sono state le iniziative in tutte le città italiane, in particolare Messina scelta quest’anno come “capitale” delle celebrazioni. Alle 11.00, sincronizzati con il resto del Paese, sono stati letti i nomi delle persone uccise che, a causa del loro lavoro o poiché testimoni di delitti, si sono trovate a lottare contro le mafie. L’elenco comprende più di 900 persone tra le quali i giudici Falcone e Borsellino, Lea Garofalo, Giuseppe (Peppino) Impastato, il generale Dalla Chiesa, Pio La Torre, Boris Giuliano, Piersanti Mattarella… Tante persone con storie molto diverse tra loro, dal giovane rivoluzionario che vuole cambiare le cose nel suo Paese a chi ha scelto la legalità come mestiere, ma tutte legate tra loro da un filo comune: il sentimento di riscatto, di ribellione contro la consuetudine, la voglia di un cambiamento radicale, la lotta contro le ingiustizie.

La scelta di piazza Beccaria come luogo delle celebrazioni è carica di significato non semplicemente perché è dove è stata ricordata Lea, ma, anche, perché è dove la cittadinanza ha detto no alla mafia e all’illegalità. Oggi quella piazza ha rinnovato nei Milanesi quello spirito di lotta contro la criminalità organizzata che ha segnato la vita di molti, cogliendo completamente l’obiettivo della giornata!

Per questo è diverso mangiare un gelato in piazza Beccaria, o a Palermo o a Messina perché ci ricorda la scelta morale che dobbiamo fare se in un futuro ci dovessimo trovare di fronte al bivio tra legalità e illegalità. La lotta alla mafia non è una scelta di convenienza, ma una scelta morale come il non mentire agli amici restandogli fedeli, magari mangiando insieme un gelato in piazza Duomo.